Dentro il bunker vinci o muori.
e combatti per la libertà.
Recensione
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Under possiede i
giusti propositi per divenire un romanzo sul genere Hunger Games all’italiana.
Ingiustizie, lotte, amore. Purtroppo però diventa un flop nel momento in cui
tutta la storia non prende forma e non diviene credibile. Anzi è
inevitabilmente un libro contradditorio.
Si parte subito. Alice, la protagonista, per mostrare
il suo coraggio al ragazzo che a lei piace, decide di presentarsi ad una
manifestazione di rivoltosi che lottano contro il potere dittatoriale del
governo provvisorio italiano. Ci troviamo, infatti, in un futuro ipotetico nel
2025. Da subito capiamo la poca
autostima che Alice ha di sé, la fragilità, sebbene sia più volte incappata in
punizioni corporali come la frusta. Non è solamente da questo particolare che
si respira un’atmosfera contraddittoria in tutta la trama, fino anche alla fine
del libro. La cosa forse più grave riguarda tutto il contesto socio-politico
che non viene definito, e dunque non si riesce ad immergersi completamente tra le
vicissitudini. Rimane come una domanda in sospeso alla quale non viene concessa
risposta. Questo aumenta la nostra curiosità e ci induce a proseguire per
permetterci di capire. Ma questo non avviene. Si parla di un governo
Provvisorio (esattamente chiamato così) e di un governatore di cui si cita
solamente la carica ma non il nome, né viene data una descrizione. Col proseguire,
però ci si accorge che in effetti il vero cuore di tutta la storia sono i
personaggi. Probabilmente l’autrice ha deciso di non amplificare troppo il
discorso del contesto proprio per concentrare l’attenzione su questi.
Ci sono tredici “detenuti” tra i quali la nostra
protagonista Alice, e Andrea, il ragazzo del quale all’inizio era innamorata ma
che alla fine si scopre essere irritabilmente più codardo di quel si
immaginava. All’interno di Under, ovvero un bunker sotterraneo posto tra le
valli alpine, essi devono lottare tra di loro in una estrema lotta per la vita.
Pur essendo i personaggi molto studiati,
con una storia alle spalle ben escogitata e raccontata, questi risultano tutti
come degli estranei. Non si riesce ad amarli fino in fondo. Andrea, per
esempio, diviene come una palla al piede, codardo e pure rompiscatole. Forse l’unico tra tutti più completo di
personalità è Beatrice, ovvero l’antagonista della situazione, che con la sua
scaltrezza diviene a tutti gli effetti una persona temibile e avida,
manipolatrice. Un personaggio ben articolato.
Poi vi sono quei personaggi come Simone che sembrano cappati
su per aria senza un filo logico. Simone è estraneo a tutto il “Gioco” (perchè
poi gioco? E’ un campo di sterminio) e d’un tratto, attraverso una premonizione,
sente il forte desiderio di salvare Alice che neppure conosce. L’ennesima
contraddizione. Perché in un contesto così violento, sociopatico e caotico, per non dire pericoloso (pur
avendo visto un incendio divampare e la morte sopraggiungere) egli decide che
vuole fare qualcosa di importante e salvare la vita di Alice che non sa neanche
dove si trova? Una contraddizione continua. Purtroppo.
Inoltre, man mano, si viene a scoprire di un particolare
potere che Alice, solamente alla fine riuscirà a manipolare: il potere di far
divampare calore dalle sue mani e di bruciare. Un potere che le permette di
salvarsi ma che effettivamente cozza con la trama stessa del libro. Se è di Under che si parla (ovvero questo
esperimento di reality di detenzione per soggetti pericolosi) perché cambiare
discorso e introdurre un qualcosa di magico? La magia è fantasy. Under è un Young Adult distopico che
sfiora il fantascientifico. Non ha assolutamente senso. Ebbene si, un’altra
contraddizione.
L’autrice è dotata di un
linguaggio discorsivo variegato e particolareggiato. Piacevole in linea di
massima. Forse talvolta troppo crudo, ma steso in modo uniforme e scorrevole.
Le forme poetiche che vi si trovano in questi generi, solitamente, viene
abbandonato per far posto ad una narrazione più esaustiva e incentrata sulle
vicende, sui fatti. Molte riflessioni che potevano essere estromesse e che
appesantiscono il tutto. Molte parti della storia che fanno perdere il filo del
discorso e che non invogliano a proseguire nel racconto.
Una forma raccontata in terza persona in modo freddo e
distaccato. E questo ci induce in un qual modo a distaccare l’attenzione. Forse
un libro più adatto ad un pubblico maschile, sebbene vi sia una protagonista
femminile. Non adatto ad un pubblico minore di 17 anni. Infatti vengono
proposte scene troppo violente che urtano la sensibilità del lettore (come
l’uccisione in una camera a gas di cuccioli di labrador… ma perché poi?!).
Però dietro tutto questo odio e rancore da parte dei
rivoltosi della storia, vi si può leggere un messaggio quasi sottinteso: basti
pensare alla situazione attuale socio-politica ed economica dell’Italia, e alla
crisi; Under si pone svariati anni dopo in un futuro dove la crisi ha
divorato ogni cosa inducendo il parlamento italiano a cedere le dimissioni. E’
un messaggio quasi disperato che induce a riflettere sulle condizioni italiane
e che ci fa pensare “Non vorrei mai arrivare a tanto come in Under”. Ed è
questo spaccato che ci fa immaginare un’Italia senza futuro. E ci invoglia a
lottare. Un bel messaggio che però rimane solamente tale, senza nessuna
veridicità. O credibilità.
Però non voglio assolutamente tagliare la testa al toro
escludendo le capacità letterarie di Giulia Gubellini, l’autrice. L’avevamo già
conosciuta precedentemente con un racconto gratuito dal titolo “L’orcoMeccanico” (racconto di genere Thriller fantascientifico e steampunk). E l’ho
divorato. Un modo di scrivere eccezionale, ma che diviene più adatto a romanzi
brevi e concentrati. Si può infatti analizzare la dispersività nella storia di
Under. Ma questo probabilmente dato dalla poca esperienza e dagli errori che
gli scrittori emergenti, come Giulia, commettono in luogo di stesura del
manoscritto.
Chissà se nei suoi prossimi libri potrà riscattarsi
definitivamente?
VOTO: 2 stelle/ su 5
Curiosità
Under è una storia nata dalla collaborazione tra un agente
della casa editrice Rizzoli e Giulia Gubellini, che impressionato dall’abilità
e dallo stile di scrittura di questa, (scoperto in internet attraverso la
lettura del suo racconto “L’orcoMeccanico”) le propose di scrivere un libro. La trama ha convinto da subito
il registra di Stuck, Ivan Silvestrini, a dirigere una web series in dieci
puntate tratta da questo romanzo (per vedere le puntate visitate http://under.nanopress.it).
Incuriosita da questa
web series, sono andata sul sito e le ho viste tutte. Molto belle, ben girate.
Immagini ad alta risoluzione, dialoghi ben pensati e attori ben scelti, anche
se leggendo il libro si immagina tutto diverso. Però, essendo una web series di
10 puntate, questa risulta molto breve e non completa. Infatti nella trama il
regista ha voluto porre delle modifiche ed eliminare già dalla partenza molti
dei personaggi base del libro e mantenere solo quelli principali come Alice,
Cora, Andrea, Francesco, Beatrice e Matteo.
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L'autrice
Giulia Gubellini (1989) vive a Bologna. Appassionata di Stephen King e Quentin Tarantino, ha scritto il racconto "L'Orco Meccanico" che nel 2013 è stato uno dei più clamorosi successi del sefl-publishing. E' proprio grazie alla rete che l'editor di Rizzoli l'ha notata: dal loro incontro è nato Under, che ha subito convinto Ivan Silvestrini, il regista di culto di Stick, a dirigere la web series in dieci puntate tratta da questo romanzo.
Sito: www.giuliagube.it
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Il Regista
Ivan Silvestrini è un regista e sceneggiatore italiano. Tra le sue produzioni troviamo il film "Come non detto" e la serie "Stuck".
Oh no.. Lo ho comprato proprio questa settimana! Spero bene..
RispondiEliminaMagari a te piace! Io non sono rimasta molto impressionata. Speravo anche io in bene.
EliminaIo l'ho comprato questa mattina T.T Ile siamo proprio sfigate! Io ho ancora qualche speranza :\
RispondiEliminaForza forza, Magari vi piace! E poi se non lo è può essere un buon argomento sul quale chiacchierare
EliminaIo ho scaricato l'anteprima da Google Play e non sono riuscita a finire di leggere manco quella -_- secondo me, anche nelle prime pagine, è pieno di controsensi -_-
RispondiEliminaIn effetti! Mi spiace per Giulia Gubellini (che ho potuto conoscere un po' la sua fortuita storia dell'incontro con l'agente della Rizzoli, e alla quale sono un po' affezionata). Sono felice però di non essere l'unica ad aver notato questa cosa.
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