Ebbene sì, dolcissimi lettori, abemus vincitore!
Non ho usato un sostantivo maschile per nulla, si tratta infatti di Luigi D. che tramite le sue parole è riuscito in modo sincero e spontaneo a raccontarmi una storia, a rievocare genuinamente i luoghi del suo passato che vorrebbe rivedere. E con il cuore aperto, caro Luigi, ti dico vai, ritorna in questi posti perché a volte una full immersion nei ricordi fa bene all'anima. Parola mia!
“E' il mio ultimo giorno sulla terra. Che faccio?
Allora, un giorno dura comunque 24 ore, e la cosa che farei in primis è quello di visitare i luoghi che per me sono stati importanti nella mia vita. Nel mio caso sarebbero:
1- Il bar che negli anni 90 ha accompagnato la mia adolescenza. Era di mio padre e per me è stata una seconda casa. Come dimenticare le partite ai videogiochi e le mangiate di patatine e gelati di nascosto. Anche se mia madre lo sapeva sempre. Nel corso degli anni il bar ha cambiato diverse gestioni, ma ogni volta che ci passo davanti il mio cuore sobbalza. Adesso il design è assai diverso dall'epoca, ma il bancone è rimasto lo stesso. Come a segnare una certa linea di continuità con il passato.
2- L'oratorio salesiano, dove da ragazzo ho coltivato le migliori amicizie e anche il talento di non saper giocare affatto ad alcuno sport. Ma va beh, sarò portato per qualcos'altro.
3- La caserma dove nel lontano 2004-2005 sono stato un bersagliere (anche se guardandomi adesso non si direbbe). Da circa cinque anni quella caserma di Bari ora è in disuso, e mi spiace pensarla abbandonata a se stessa. Sono sicuro che se la visiterei per un'ultima volta, nella mia testa vedrei tutti quei momenti fantastici passati ormai dodici anni fa.
4- Il forno di Mario, poco lontano da casa. Sono passati i decenni ma Mario a ottant'anni e ancora lì, che sforna focacce buonissime dall'odore delizioso. Quando ero bambino ne ero estasiato. Ah, quante ne ho comprate lì ai tempi della scuola, praticamente ogni giorno. Mi piace pensare che passano gli anni ma alcune cose restano le stesse, proprio come il mitico forno di Mario.
5- Le scuole che ho frequentato, in particole quella delle medie. Sono stati anni difficili per me quelli, vittima di bullismo e di tanti altri pensieri. Ma, in fondo, sono stati quelli gli anni che mi hanno formato, che mi hanno fatto crescere. Inoltre lo scorso hanno proprio in quella scuola ho frequentato un corso di cinema ed è stato bello vedere che alcuni vasi di argilla che la mia classe fece all'epoca (compreso il mio) sono ancora lì, in bella mostra. E tra l'altro il mio non era affatto male.
La sera, dopo aver visitato tutti i luoghi più importanti per me (e aver, inevitabilmente, espresso tutta la malinconia che mi appartiene), organizzerei una festa con tutte le persone che hanno segnato il percorso della mia vita. Ma tutto con il sorriso. In fondo per le lacrime ci sarà tempo dopo. Anzi, comunque ne sono state versate tante già in passato.
Allora, un giorno dura comunque 24 ore, e la cosa che farei in primis è quello di visitare i luoghi che per me sono stati importanti nella mia vita. Nel mio caso sarebbero:
1- Il bar che negli anni 90 ha accompagnato la mia adolescenza. Era di mio padre e per me è stata una seconda casa. Come dimenticare le partite ai videogiochi e le mangiate di patatine e gelati di nascosto. Anche se mia madre lo sapeva sempre. Nel corso degli anni il bar ha cambiato diverse gestioni, ma ogni volta che ci passo davanti il mio cuore sobbalza. Adesso il design è assai diverso dall'epoca, ma il bancone è rimasto lo stesso. Come a segnare una certa linea di continuità con il passato.
2- L'oratorio salesiano, dove da ragazzo ho coltivato le migliori amicizie e anche il talento di non saper giocare affatto ad alcuno sport. Ma va beh, sarò portato per qualcos'altro.
3- La caserma dove nel lontano 2004-2005 sono stato un bersagliere (anche se guardandomi adesso non si direbbe). Da circa cinque anni quella caserma di Bari ora è in disuso, e mi spiace pensarla abbandonata a se stessa. Sono sicuro che se la visiterei per un'ultima volta, nella mia testa vedrei tutti quei momenti fantastici passati ormai dodici anni fa.
4- Il forno di Mario, poco lontano da casa. Sono passati i decenni ma Mario a ottant'anni e ancora lì, che sforna focacce buonissime dall'odore delizioso. Quando ero bambino ne ero estasiato. Ah, quante ne ho comprate lì ai tempi della scuola, praticamente ogni giorno. Mi piace pensare che passano gli anni ma alcune cose restano le stesse, proprio come il mitico forno di Mario.
5- Le scuole che ho frequentato, in particole quella delle medie. Sono stati anni difficili per me quelli, vittima di bullismo e di tanti altri pensieri. Ma, in fondo, sono stati quelli gli anni che mi hanno formato, che mi hanno fatto crescere. Inoltre lo scorso hanno proprio in quella scuola ho frequentato un corso di cinema ed è stato bello vedere che alcuni vasi di argilla che la mia classe fece all'epoca (compreso il mio) sono ancora lì, in bella mostra. E tra l'altro il mio non era affatto male.
La sera, dopo aver visitato tutti i luoghi più importanti per me (e aver, inevitabilmente, espresso tutta la malinconia che mi appartiene), organizzerei una festa con tutte le persone che hanno segnato il percorso della mia vita. Ma tutto con il sorriso. In fondo per le lacrime ci sarà tempo dopo. Anzi, comunque ne sono state versate tante già in passato.
”
Che ne pensate delle parole di Luigi?
Io le ho trovate semplicemente evocative e commoventi. In realtà vi sono stati moltissimi commenti che mi hanno emozionato, tanti di questi parlavano di come si desidera follemente girare il mondo ma non ne abbiamo mai l'opportunità. Ebbene, cari amici, se non l'avete ancora capito questo è un chiaro invito a farlo. Non aspettate l'ultimo giorno della vostra esistenza per realizzare i sogni. Fatelo e basta. Trovate la forza di mettervi in gioco. E quando sarete riusciti a fare almeno un passo tornate da me e raccontatemi ciò che avete provato.
Questo giveaway voleva essere anche un incentivo per promuovere il nuovo blog tour organizzato in collaborazione con DeAgostini. Dal 28 marzo 2017, infatti, uscirà in tutte le librerie il tanto atteso seguito di Deathdate, dal titolo "Birthdate", continuando così la saga anche in Italia. Curiosi di saperne di più? Ebbene seguiteci in tutte e cinque le tappe sui nostri blog, rimanete aggiornati e commentate per avere l'opportunità di accedere al giveaway finale che terminerà il 6 aprile alle 12:00. Avrete la possibilità di vincere il primo e il secondo volume della saga + un gadget nato proprio dalle mie mani. Se vi ho incuriosito non mancate! Ci rivediamo sul blog di Cristina con la prima tappa.
wow, che bello, sono felice che il mio ricordo ti sia piaciuto!
RispondiEliminaComplimenti a Luigi :)
RispondiEliminaBellissime parole, piene d'amore verso tutti i suoi ricordi più belli