Ebbene sì, oggi parliamo dell'ultimo romanzo di Anna Premoli dal titolo È solo una storia d'amore. Come sempre grazie alla zia Newton Compton per avermi spedito questo gioiellino e ovviamente tra una crisi di nervi e l'altra per l'arrivo della tesi, sono riuscita ad iniziarlo, ma solo ora ho raccolto le idee e posso stendere una recensione piuttosto buona, dai! (Non facciamo i finti modesti, suvvia!). Posso anticiparvi solamente che, come gli altri libri lo stile "Premoli" non perde un colpo, afferra dolcemente il lettore e non lo lascia andare fino all'ultima pagina con la sua irriverenza, le sue riflessioni sull'amore e i personaggi sempre così accattivanti e teneri. E in più, stavolta, vi è un messaggio molto importante legato alla narrativa rosa.
"... le decisioni che si sentono in qualche modo giuste
dovrebbero sempre essere semplici."
Recensione
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Anna Premoli è ormai un'autrice affermata nel panorama italiano della moderna lettura al femminile. Scoperta sul web, oggi può vantare di aver scritto innumerevoli romanzi rosa tutti diversi ma allo stesso tempo uniti dall'unico e inconfondibile "stile Premoli": una scrittura fresca e vivace, capace di coinvolgere con il suo sarcasmo e di stillare emozioni parlando d'amore in svariati modi. "È solo una storia d'amore" è il suo ultimissimo libro pubblicato anch'esso dalla Newton Compton Editori agli inizi di novembre 2016. Con questa storia si ritorna alle classiche e note ambientazioni Newyorkesi che hanno distinto la scrittura di Anna Premoli, dopo le ultime due pubblicazioni ambientate in Italia (dal titolo "L'amore non è mai una cosa semplice" e "L'importanza di chiamarti amore"). La trama è di per se una commedia romantica narrata attraverso due irresistibili personaggi ironici, cinici e idealisti: il primo, Aidan Tyler, facoltoso e illustre scrittore, ex giornalista politico e vincitore di un premio Pulitzer, che da anni ha perso completamente l'ispirazione per scrivere altri libri. Il secondo punto di vista raccontato da Laurel Miller, amata scrittrice di innumerevoli romanzi rosa che pubblica sotto lo pseudonimo di Delilah Dee (anche se a lei non è mai andato a genio questo nome). Il loro incontro non risulta essere tra i più loquaci. Aidan è convinto che il genere rosa distrugga la vera essenza della narrativa e della letteratura, mentre Laurel ha delle idee totalmente differenti che più delle volte cozzano con la sua stessa immagine costruita di scrittrice per un pubblico femminile. Due mondi completamente diversi che però non sembrano poi così distanti, sopratutto quando l'ispirazione sembra riaccendersi magicamente quando i due iniziano a frequentarsi, prima sporadicamente, poi sempre più spesso e inevitabilmente.
Nonostante "È solo una storia d'amore" racconti effettivamente di un'avventura romantica, questo romanzo è fondamentalmente diverso dagli altri libri scritti da Anna Premoli. È quasi come se l'autrice abbia voluto quasi auto-celebrarsi facendo uso delle sue esperienze passate e citandole più volte durante il corso della narrazione, parlando anche dei suoi successi come l'aver scritto molti libri quanti quelli di Laurel, e ancora più sottolinea dei chiari riferimenti alle sue idee riguardanti l'editoria. Come è insito nella sua scrittura, il punto forte risultano essere i dialoghi, così irriverenti, interessanti e caratterizzanti, una forma di linguaggio diretto ed esplicito con il quale riesce a parlare di un argomento sempre diverso, e stavolta l'editoria al femminile al confronto con quella maschile, il romanzo rosa discriminato, mentre la narrativa contemporanea più valorizzata, sopratutto se descritta da uno scrittore uomo. Descrive ampiamente come i pregiudizi condizionino la scelta di un libro o la sua pubblicazione, se non influenzando negativamente il modo di vedere le abitudini di chi ama leggere un romanzo d'amore piuttosto che un altro. Si dice che chi legga romanzetti rosa venga accecato da una realtà illusoria, che il principe azzurro non esiste, e che malgrado si vengano a creare dei luoghi comuni dal quale è difficile separarsi. Ci troviamo a leggere di un romanzo nel romanzo, ricco di spunti sul quale riflettere, luoghi comuni da abbandonare e ricercare una nuova essenza. Parlare d'amore, ci insegna Anna Premoli, è la cosa più difficile: non si può parlar d'amore se non si ha provato tali emozioni. E lo fa con una naturalezza quasi disarmante, sebbene lei stessa usi dei clichè rielaborati ma che trasforma in trampolini di lancio per discutere di temi delicati e attuali. Con un'atmosfera ironica e spensierata. Le voci dei protagonisti, dunque, ci accompagnano nella lettura, ci parlano di quel che pensano, sentono, vedono, fin quando iniziano a comprendere che stando uno accanto all'altro hanno una possibilità di crescere e migliorarsi, sia sentimentalmente che come autori. E non si può far a meno di loro, del loro cinico punto di vista, delle loro figure imbarazzanti e dei loro momenti meravigliosamente dolci, ma non troppo smielati. E anche questa volta comprendiamo come è possibile parlare di sentimenti in un ennesimo, frizzante, romanzo d'amore.
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L'AUTRICE
Anna Premoli. Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice e L'importanza di chiamarti amore.
Questa autrice mi ispira molto e la vedo spesso un po' ovunque nelle varie librerie e nei blog. Insomma, devo proprio decidermi a prendere qualcosa di suo!
RispondiEliminaBellissima recensione, forse potrei anche farci un pensierino. Purtroppo l'ultimo libro della Premoli che ho letto mi ha davvero deluso. Le tue parole però sono state molto convincenti e ovviamente lo stile di questa autrice è sempre piacevole e frizzante.
RispondiEliminaHo trovato questo romanzo divertente e molto piacevole :)
RispondiEliminaSono nuova nel tuo blog e mi sono unita ai tuoi lettori, se ti fa piacere passare per un commento mi trovi qui: Lettrice di Libri