Il mito della Coppia Perfetta
"...tutti hanno da qualche parte del mondo la propria metà."
- Miranda
Recensione
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Quest’ultimo è esattamente il caso di Solstice, l’incantesimo d’inverno di C.E.A. Bennet, pseudonimo di una giovane scrittrice in erba tutta
da scoprire. Sì, perché quando il talento è reale, e tangibile, non c’è bisogno
di dire altro. Facciamo parlare le parole, e la magica penna di questa autrice,
sicuramente, è capace di regalarci una storia quasi perfetta.
Solstice si colloca
nel genere Young Adult, anche se dalle prime pagine abbiamo l’impressione di
leggere un qualcosa che ben si allontana da questo tipo, e ci viene spontaneo
avere dei rimandi all’adorabile scrittura della Rowling in Harry Potter. Questo
fin quando i protagonisti, nonché un inseparabile trio di amici – Emma, Alec e Sam – da bambini
si ritrovano svariati anni dopo a vivere la loro adolescenza, e la loro nuova
vita legata ai sogni, ai desideri, ai nuovi sentimenti e ai rapporti famigliari. La cosa più straordinaria è notare come il modo di scrittura cambi di
colpo in questo salto temporale. I pensieri, le parole, il modo di porsi... Assolutamente
suggestivo.
Ma ancora più stimolante diventa la trama entrando passo dopo passo nel
cuore del lettore grazie, soprattutto, a quell’ingrediente romantico
assolutamente essenziale che diviene il punto cardine di ogni scelta e ogni
conseguenza. Non
solamente, quindi, un genere Young Adult, ma anche un sentimentale e fantasy, poiché
la magia è l’elemento basilare, soprattutto per la prorompente famiglia – tutta
al femminile – di Emma. La parola “strega” non ci sembra poi così di fantasia.
Interessante, inoltre, è vedere come i personaggi secondari si integrino discretamente e come si intreccino alla storia e ai protagonisti, sebbene talvolta possano sfuggirci alcuni particolari e descrizioni in un libro così capiente di contenuti (e di pagine: poco più di 400!). Intrigante è anche l’immagine dell’antagonista che l’autrice dipinge come un uomo elegante e misterioso, malgrado quest’ultimo avremo modo di conoscerlo e di approfondirlo meglio oltre la metà del volume.Segreti di famiglia, personaggi che ritornano da un passato sconvolgente, condito sapientemente da una trama scandita capitolo dopo capitolo, che ci lascia come se il nostro cuore fosse sospeso a mezz'aria aspettando un finale che è tutt'altro che scontato. Non potevamo proprio immaginarcelo. Quel tipo di svolte nella storia che ci inducono a continuare nella lettura. Probabilmente questo è avvantaggiato anche per la scrittura molto scorrevole, moderna e diretta dell’autrice, che ci accompagna all’interno di una struggente storia d’amore. La voce narrante, al passato, è quella principalmente di Emma. Essa fa parte di quel tipo di ragazza che non ama essere al centro dell’attenzione (almeno che non si tratti dell’attenzione di qualcuno di veramente speciale!) timida ma allo steso tempo ironica e intelligente. Forse non propriamente descritta come un’eroina, in confronto ad altri libri del genere in cui vengono descritti maggiormente la personalità, i sogni e le abitudini. Eppure riesce, in un qualche modo, a scavarsi una piccola nicchia nel nostro cuore.
Seconda voce narrante, ma meno frequente, è quella di Alec, se vogliamo l’opposto di Emma: capitano della squadra di basket del liceo, audace e dal temperamento impulsivo. Un personaggio che rimane nella nostra mente anche dopo che abbiamo chiuso il libro per una pausa. Assolutamente ben raccontato ed affascinante, forse uno dei migliori.
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"era come se ci fosse un elastico invisibile teso tra di noi e più
tiravo per allontanarmi da lui, più il desiderio di stargli accanto tornava
indietro aumentando di cento volte. Fin quando qualcuno avrebbe
tranciato di netto il filo e allora sarei schizzata via lontano.
Chissà dove e in quanti pezzi"
- Emma
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Questi due protagonisti sono legati in un modo
veramente intenso e inscindibile, così tanto che neppure loro possono
immaginarlo, sebbene la loro sottile linea di demarcazione viene messa a dura
prova dai sentimenti che provano e che non possono far a meno di sentire l’uno
per l’altra. Non è solamente un semplice interesse, il loro. La scossa che
avvertono ogni volta che le loro pelli si sfiorano è il segnalare chiaro e
netto che un qualcosa di più grande giace dentro di loro. Anzi, nel loro
destino. L’incanto che getta sul lettore questo amore è un qualcosa di
particolarmente elettrizzante. E’ vero che è molto bello leggere una storia d’amore
tra due persone che si appartengono, ma è anche vero che è irresistibile una
storia tormentosa, fatta di alti e bassi, e sapere che tutto ciò che essi
provano lo possono letteralmente percepire e provare sulla pelle come un
tatuaggio impresso nelle loro menti. Una connessione che non si può spezzare.
Parlando della cover, troviamo una buonissima grafica semplice ma di
effetto, che abbandona tanti fronzoli e colori, prediligendo uno stile lontano
dalle solite figure femminili posizionate in copertina. Sobrio, sì… ma anche
altrettanto elegante.
VOTO: 4,5 stelle/ su 5
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L'autrice
C.E. A Bennet. Laureata in Giornalismo, è nata e cresciuta a Verona. Attualmente vive a Bologna dove lavora come copy e addetta stampa. L’incantesimo d’Inverno è il suo romanzo d’esordio, nonché il primo capitolo della saga Solstice.
Ah già. Le piacciono i treni.
Ah già. Le piacciono i treni.
Bella recensione!! Ho questo libro in WL da quando è uscito, non so c'è qualcosa che mi incuriosisce... *__*
RispondiEliminaSpero di riuscire a leggerlo presto, soprattutto dopo aver letto il tuo parere più che positivo!!
Assolutamente consigliato! Sopratutto se si è amanti degli amori impossibili. Ops! ho detto troppo.
EliminaUn abbraccio
Non conoscevo questo libro, ma credo che se l'avessi visto in libreria ne sarei rimasta subito colpita. E' proprio il genere di cover che attira la mia attenzione. La trama sembra carina anche se non mi convince del tutto. Intanto me lo segno tra i forse.
RispondiEliminaBella recensione!! Be' sembra davvero un bel libro *_* mi hai incuriosita tantissimo!!
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