Recensione
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L’orco Meccanico è un racconto di
fantascienza scaturito dalla mente brillante di Giulia Gubellini, che ci teletrasporta in futuro ipotetico
ambientato in una Bologna tecnologica. Il titolo del racconto deriva dal nome
dell’antagonista, un robot-assassino che da giorni perseguita gli innocenti
lavoratori della iRobots, una corporazione internazionale che progetta e
fornisce attrezzature tecnologicamente avanzate, come arti meccanici o
apparecchi robotizzati.
Amanda si ritrova protagonista di queste sfortunate vicende, dopo aver
assistito in primo piano all’assassinio dell’amica Sally. Consecutivamente
viene sollecitata dalla stessa organizzazione, l’iRobots, ad approfondire il
caso e a risolverlo, grazie all’aiuto dell’investigatore Lionell.
Un racconto di poche pagine che riesce
ad attirare nel modo giusto il lettore, e spingendolo ad approfondire il
mistero che arieggia dietro l’omicidio
di Sally.
Il classico giallo poliziesco ma che si
anima e si arricchisce di originalità grazie all’ambientazione futuristica,
anche se non magnificamente spiegata fino in fondo, e grazie alla scorrevolezza
e la creativa scrittura dell’autrice (che ricordiamo, è stata molto apprezzata
dalla famosa casa editrice Rizzoli, così ad arrivare alla stesura del suo libro
d’esordio “Under” – che recensirò a
breve). Un modo di scrivere travolgente, particolareggiato, articolato e
assolutamente piacevole.
La storia semplice, caratterizzata da
un inizio, uno svolgimento e una fine. Non è come i soliti racconti che fanno
parte di una saga, non si tratta di uno Spin-off (ovvero di un prequel o di un
intermezzo per focalizzare l’attenzione su una storia primaria). Assolutamente,
è un racconto fatto e finito.
E soprattutto gratuito, che potete
scaricare sulle principali piattaforme on-line come Amazon o iTunes, o in vari
formati come Mobi, Epub e Pdf, sul sito dell’autrice.
L’unica pecca, che ho riscontrato anche
in altri suoi scritti, è il rapporto con il contesto e l’ambientazione,
infatti, per quanti particolari vi siano riportati all’interno, l’autrice dimentica
sempre dei punti importanti della storia che spieghino l’ottica socio-politica
o la situazione; in questo caso sulla corporazione che dovrebbe risultare la
più imponente del pianeta, la iRobots, che contrariamente a come viene spiegato
nella trama, non risulta così rilevante e determinante nella vita delle
persone.
Poche invece sono le scene che non si
comprendono fino alla fine, per esempio il rapporto che vi è tra Amanda e l’ispettore
Lionell, che ad un certo punto li vedremo dormire nello stesso letto (?).
Per il resto rimango ancora affascinata dalla bellissima cover dal gusto filo-orientale e molto hi-tech.
VOTO: 4 stelle/ su 5
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Giulia Gubellini (1989) vive a Bologna. Appassionata di Stephen King e Quentin Tarantino, ha scritto il racconto L'orco Meccanico che nel 2013 è stato uno dei più clamorosi successi del self-publishing. E' proprio grazie alla rete che un editor di Rizzoli l'ha notata: dal loro incontro è nato Under, che ha subito convinto Ivan Silvestrini, il regista di culto di Stick, a dirigere la web series in dieci puntate tratta da questo romanzo.
Sito: www.giuliagube.it
Mi piacciono le storie di fantascienza, però ovviamente devono essere ben scritte, risultare coinvolgenti, altrimenti finiscono per annoiarmi.
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