Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
TE LO DICO SOTTOVOCE
Recensione
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Sulla copertina di Te lo dico sottovoce troneggia una scritta che è impossibile non notare e dunque esserne incuriositi: "Il caso editoriale dell'anno". In realtà essendo uscito appena il 4 gennaio 2016 diventa difficile affermare una cosa del genere, difficile per chi non sa che, Te lo dico sottovoce prima di divenire un titolo curato dalla Newton Compton Editori, era effettivamente un caso molto quotato di editoria auto-pubblicata. Lucrezia Scali ha infatti iniziato così, senza alcuna pretesa editoriale, se non quella di poter entrare in punta di piedi nei cuori del lettore. "Non mi sono dimenticata di te, mio lettore. A te devo molto di più", scrive nelle ultime righe dei ringraziamenti, e sono parole che non si fatica a percepire in modo sincero. E esattamente come ha fatto lei, in punta di piedi entrano in gioco le vite dei protagonisti, capitolo dopo capitolo, in un romanzo di circa 280 pagine, raccontate al passato dal punto di vista di Mia, una giovane veterinaria trentenne dal passato burrascoso e dal futuro molto più luminoso. Quella di Mia è una passione che condivide fin da piccola, quasi tramandatole dai nonni che lei ha amato follemente, il poter curare e salvare delle vite innocenti, vite sopratutto di cani e gatti abbandonati, maltrattati. Non per niente anni prima ha deciso di aprire una clinica veterinaria insieme all'inseparabile amica di lunga data Fiamma. Insieme formano un duo esplosivo, capaci di sormontare ogni difficoltà e di mirare in alto, molto in alto. Sono infatti alle prese con un grande salto della loro carriera che le porterà ad esaudire uno dei loro più grandi sogni: poter portare il sorriso ai bambini in ospedale con la Pet Therapy. Le cose sembrano andare per il verso giusto, Mia, che ha la fama di una giovane rampolla scapola, incontra finalmente Alberto, un uomo gentile e premuroso, e quasi pensa che non potrà fare a meno di lui. Ma le cose non sono così semplici e i segreti, si sa, portano sempre a cattive conclusioni. Se poi di mezzo ci si mette pure una faccia tosta come Diego, poliziotto indubbiamente affascinante costretto ad affiancare la clinica di Mia, le cose diventano certamente molto interessanti e... complicate!
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"L'importante è non avere rimpianti perchè non è
giusto stare con qualcuno che non ti rende felice.
Ognuno merita la parte migliore di noi"
- Diego
La scrittura di Lucrezia Scali è mite, non troppo invasiva ne esageratamente pretenziosa, in una parola: semplice. Sicuramente molto adatta ad una storia che ha molto da raccontare e molti temi da affrontare, e una scrittura così riesce ad alleggerire il carico molto bene. Si alternano scene talvolta nostalgiche, talvolta irriverenti, senza mai dimenticarsi del colpo di scena (sopratutto alla fine) che ci fa rivalutare completamente la situazione. Una storia dai toni tenui color pastello, ricco di sentimento e speranza, ma anche di rabbia e frustrazione. Un romanzo intriso di una grande tenerezza e capace di infonderne. Anche se non sempre. Mia è la protagonista e impariamo a conoscerla pagina dopo pagina. Come d'altronde tutti gli altri personaggi, entra lentamente in scena e questo da modo al lettore di assimilare le svariate qualità di ogni persona che Mia incontra sulla sua strada. Persone a volte sospettosamente cordiali e a volte più sincere e oneste. Ma tutti molto credibili e reali.
Molto interessante, oltre la vita sentimentale di Mia che risulta essere un completo disastro, fatto di rinunce, ricordi e rimpianti, è la sua grande passione per gli animali. Si respira un'aria serena nelle ore di Pet Therapy che l'autrice ci racconta, delle emozioni che i personaggi provano, dei sorrisi che nascono sulle bocce di piccoli pazienti. E sorridiamo anche noi con loro, iniziando a credere che il contatto con gli animali è migliore di qualsiasi altra terapia al mondo.
Sebbene non sempre il romanzo risulti scorrevole, e certe volte ci ritroviamo spaesati dall'incoerenza della stessa Mia e dal rapporto instaurato con altri personaggi, o dagli improvvisi segreti che ci lasciano perplessi, Te lo dico sottovoce è chiaramente un dolce invito a trovare la propria strada nella vita, senza arrendersi o rinunciare alla propria carriera. Un romanzo dove la forza di una donna diventa d'ispirazione per molte lettrici. Sicuramente adatto più ad un pubblico maturo, che già ha affrontato la difficile situazione della donna in carriera, o semplicemente che sa cosa significhi amare un figlio più della sua stessa vita. Probabilmente ho detto troppo e vi lascio dunque così, con una punta di curiosità in corpo. Per finire vorrei segnalare la bella copertina, un lavoro grafico di Sebastiano Barcaroli, che anche se il cane in primo piano risulta relativamente sproporzionato, resta fedele alla copertina che Lucrezia Scali aveva pubblicato nella versione precedente a quella della Newton Compton.
VOTO: 3,5 stelle/su 5
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Lucrezia Scali è nata a Moncalieri nel 1986 e qualche anno più tardi si è trasferita a Torino. Il suo amore per gli animali l'ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, dove studia ancora. Dal 2012 gestisce un blog, Il libro che pulsa. Te lo dico sottovoce, suo romanzo d'esordio inizialmente autopubblicato, è stato nella classifica dei libri digitali per oltre tre mesi, finchè non è stato scoperto dalla Newton Compton.
Grazie mille Roberta per l'onesta e accurata recensione :)Grazie anche da parte di Bubu ;)
RispondiEliminaGrazie a te Lucrezia per avermi donato delle belle ore fuori dal mondo! Grazie anche a Bubu che adoro alla follia!
EliminaBella e belle le immagini scelte!
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